Negli anni ’30, quando in molte città europee e americane le reti tranviarie venivano chiuse o drammaticamente ridimensionate a favore del trasporto su gomma, la città di Blackpool decise di andare controcorrente mettendo in servizio nel 1933 un nuovo tipo di vettura tranviaria conoscita con il nome di “railcoach”. Le aerodinamiche railcoach erano abbastanza diverse dai tipici standard traviari britannici sia per la grande capacità che per essere ad un piano; inoltre alcune di essere vennero trasformate per trainare rimorchi, anche questo fatto decisamente inusuale nel Regno Unito.
Le “railcoach” avevano ingresso centrale che divideva la carrozza in due ambienti, capaci ognuno di 52-54 posti ai quali si aggiungevano 4 strapuntini nel vestibolo di ingresso.
In totale vennero prodotte 4 serie di vetture
- 1^ serie (1933): #200-#224. La vettura prototipo #200 era dotata di pantografo, mentre le altre erano dotate dell’usuale trolley
- 2^ serie (1935) #264-#283
- 3^ serie (1937) #284-#303 con estetica migliorata; in particolare 10 vetture della 3^ serie vennero trasformate per trainare un rimorchio
- 4^ serie (1939) #10-#20 destinate ad uso estivo perché dotate di finestrini aperti a metà . Le vetture di quarta serie sono andate a costituire dopo la guerra la serie “Marton vambacs”
Durante la loro lunga carriera le railcoaches hanno subito diversi restyling e molte vetture hanno ricevuto livree pubblicitarie.
Nessuno di questi tram è rimasto nella forma originale . La maggior parte delle vetture del primo lotto sono state demolite tra il 1961 e il 1965 . Dieci vetture sono state ricostruite come motrici per rimorchi negli anni ’50 e ’60 e tredici sono state convertite in One-Man Operated ( OMO ) nel 1970 .
Tutte queste vetture sono state accantonate e rottamate . Gli ultimi railcoaches della flotta sono state le matricole 678-680 che sono stati riconvertite a tram bidirezionali con cabine di guida ad entrambe le estremità . Due Railcoaches divennero tram illuminati (733 e 735) .
Il modello proposto da Atlas riproduce la vettura #621 (serie 621-38) in livrea “Viva Connection” del 1986, relativa ad una delle tante attività di promozione turistica della città balneare del Lancashire