1825 La prima forma di carrozza passeggeri che la storia ricorda sono i carri utilizzati per il trasporto di carbone e minerali. Questo tipo di vagoni erano la sistemazione standard sulla Stockton & Darlington, la prima ferrovia al mondo aperta all’esercizio pubblico. La cosa non deve stupire, visto che lo scopo principale di questa ferrovia era il trasporto di materie prime. Questo tipologia di carrozzoni ispirarono le future carrozze di III classe.
La carrozza passeggeri, intesa in senso moderno, si è sviluppata dalla diligenza a partire dal 1830. Non era infrequente in quell’epoca che le confortevoli carrozze venissero caricate su carri piani per il trasporto in ferrovia, ispirando verosimilmente il disegno delle future carrozze passeggeri.
Come per le diligenze le classi di viaggio erano tre: prima e seconda classe coperte, la prima classe con sedili imbottiti, mentre per i passeggeri di terza classe erano sistemati in carri aperti di diversa foggia. I bagagli erano collocati sull’imperiale e il frenatore era seduto all’esterno in fondo alla carrozza.
Già dal 1840 vennero introdotti maggiori comfort per il frenatore e i passeggeri di terza classe. Le carrozze vengono coperte e successivamente anche chiuse lateralmente. Non era previsto uno spazio per il trasporto dei bagagli per i passeggeri di III classe.
1880 In origine gli scompartimenti erano completamente separati e l’accesso avveniva dalle rispettive porte; non era quindi possibile passare da uno scompartimento all’altro. In questo modo si riusciva a sfruttare al massimo lo spazio interno alla carrozza, massimizzando il numero dei posti a sedere.
1890 L’estensione della rete ferroviaria e la conseguente maggiore durata dei viaggi in treno rese necessaria l’introduzione delle “ritirate” (lavaotry) all’interno della carrozza; queste vennero posizionate inizialmente tra due scompartimenti, e non potevano servire tutta la carrozza a causa della mancanza di un corridoio.
1900 per potere servire tutti gli scompartimenti venne creato un corridoio laterale che permetteva l’accesso alle ritirate, poste all’estermità della carrozza o al centro.
1920 la richiesta di carrozze ristorante sulla maggior parte delle lunghe percorrenze richiedette la presenza di intercomunicanti al fine di mettere in comunicazione le carrozze con il resto treno. Un compromesso tra riduzione del peso morto e possibilità di accedere alla resto del convoglio è rappresentato dalle carrozze “semi-corridor“, ovvero dotate di un solo intercomunicante, dove solo alcuni scompartimenti, normalmente quelli di prima classe, hanno accesso sul corridoio, massimizzando così il numero di posti a sedere in III classe.
1930 per motivi di sicurezza e di comfort dei passeggeri e di costi (le porte sono costose da costruire e da manutenere) sulle carrozze per le lunghe distanze, dove la necessità di ridurre di tempi di incarrozzamento era meno sentita, si riducono il numero delle porte e inziano a comparire le vetture a salone
1960 le vetture a salone diventano lo standard iniziando a soppiantare le vetture a scompartimenti, oggi praticamente scomparse